Repertorio delle banche italiane

1. L’Istituto intende realizzare un “Repertorio delle banche italiane dal 1861 ad oggi”, destinato a censire tutti i soggetti che, dall’Unità ad oggi, hanno erogato il credito nel nostro Paese. È prevista la descrizione, con differenti gradi di approfondimento, di un universo stimato in alcune migliaia di enti, nonché il tracciamento e la sistematica visualizzazione dei legami intervenuti negli anni tra i vari soggetti (fusioni, incorporazioni ecc.).

Si è infatti convinti che conoscere l’evoluzione delle realtà creditizie e il loro adeguarsi, anche dal punto di vista delle strutture giuridiche e delle conseguenti modalità di azione, alle varie situazioni storiche nelle quali sono state chiamate ad operare, costituisca, oltre che un elemento di grande interesse dal punto di vista storico, anche un’informazione importante per la definizione delle future strategie di intervento.

2. Dopo un anno di intenso lavoro, nel mese di novembre 2020 l’Istituto ha acquisito dal Centro per la cultura l’impresa di Milano, associazione riconosciuta dal Ministero della cultura con un’esperienza trentennale nella ricerca storica e nel trattamento delle fonti, un data base, denominato “Mappa delle mappe”, in cui sono indicati 6.700 riferimenti archivistici nazionali e provinciali e 1.200 riferimenti bibliografici ottenuti interrogando i cataloghi e le banche dati delle biblioteche.

È stata quindi definita una metodologia d’intervento sul territorio finalizzata a raccogliere, attraverso l’utilizzo della “Mappa” ed incrociando fonti seriali centrali con fonti periferiche, le informazioni necessarie per ricostruire la genealogia dei soggetti e per descriverne il profilo storico ai vari livelli di approfondimento.

Le informazioni raccolte sono destinate ad essere razionalizzate ed inserite in un data base relazionale – interrogabile secondo le combinazioni permesse dalle diverse voci dei campi della ”scheda soggetto” realizzata per ogni singolo ente (denominazione, fondazione, sede, capitale, biografia aziendale ecc.) – in grado di proporre piste di ricerca e analisi di carattere macro (tipologie bancarie, forme giuridiche, aree geografiche ecc.) e micro (evoluzione dei singoli istituti, dei loro processi espansivi e delle loro reti relazionali).

Il tutto trova definitiva finalizzazione in un portale consultabile in rete e interrogabile attraverso maschere puntuali e per mezzo di navigazione (www.bancheitaliane.org). I risultati delle interrogazioni, oltre che nel dettaglio dei diversi profili storici, possono beneficiare di visualizzazioni di aggregazione dati come “risultati della ricerca” e, per quei casi in cui le genealogie fossero particolarmente complesse, di restituzioni grafiche significative.

3. Tutte queste funzionalità sono già attive, dal momento che, considerata la complessità dell’operazione, nel mese di aprile 2021 è stato avviato un progetto pilota a carattere regionale volto a sperimentare la metodologia di ricerca e a verificare gli esiti progettuali, nonché ad utilizzare il “pilota” come volano e modello per il compimento della ricerca nelle altre aree regionali italiane. Il territorio investigato è stato individuato nell’area Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria.

L’operazione è stata resa possibile dall’attivazione di una partnership con 11 soggetti bancari che presentano uno specifico radicamento nel territorio di riferimento: Banca del Piemonte, Banca Passadore, Banca Sella, Banco Azzoaglio, Banco BPM, BPER Banca, Cassa di Risparmio di Asti, Cassa di Risparmio di Fossano, Federazione BCC Piemonte Valle d’Aosta e Liguria, Intesa Sanpaolo e UniCredit.

La realizzazione è stata affidata al Centro per la cultura d’impresa e si è sviluppata nell’arco di ventiquattro mesi. Il 4 maggio 2023 sono stati presentati a Torino i risultati del progetto pilota, i quali già popolano il richiamato www.bancheitaliane.org, in libera consultazione, sul quale via via confluiranno i risultati della progressiva estensione della ricerca a tutto il territorio nazionale.

Nel mese di settembre 2023 è stato costituito, in funzione di referaggio del progetto e di sua validazione, un Comitato scientifico di garanzia composto dal Prof. Giuseppe De Luca, in qualità di coordinatore, dal Prof. Pietro Cafaro, dal Prof. Francesco Dandolo, dal Prof. Giovanni Farese, dal Prof. Sebastiano Nerozzi, dal Prof. Giandomenico Piluso, dalla Prof.ssa Marina Romani, dal Prof. Gaetano Sabatini e dalla Prof.ssa Donatella Strangio. Il Comitato, oltre ad approvare la metodologia e l’impostazione scientifica adottata per la realizzazione dell’iniziativa, ha svolto una serie di considerazioni di grande interesse che hanno avviato la riflessione sui filoni di sviluppo su cui impostare e lungo i quali promuovere l’utilizzo del data base realizzato.

In particolare, accanto ad una prima possibilità di utilizzo del Repertorio strettamente funzionale alla verifica da parte di storici e di economisti della fattibilità di ricerche su tematiche attinenti allo sviluppo non soltanto dell’attività creditizia, ma anche dell’intera economia di territori più o meno vasti, è stata accreditata la plausibilità di una sua ulteriore dimensione ispirata al dialogo con la collettività da declinare in una molteplicità di accezioni educazionali, reputazionali e culturali.

E ciò rende il Repertorio suscettibile di costituire un prezioso giacimento informativo che, stante la sua completezza e originalità, sarà in grado di rappresentare un punto di forza nella costruzione di una politica identitaria delle banche da sviluppare in una pluralità di iniziative concepite in chiave di disseminazione.

4. È stata decisa l’estensione della ricerca ad una seconda macroarea individuata nelle Regioni centro-orientali dell’Italia settentrionale (Lombardia, Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia), rilevando come, pur potendosi contare su un metodo di rilevazione e su un impianto di organizzazione dei dati già messo a punto e rodato, si tratterà di un impegno senz’altro più gravoso in termini di risorse da impiegare e di informazioni da reperire.

Ciò appare evidente se si considera che, mentre il progetto pilota considerava un territorio popolato da circa 30 soggetti bancari “vivi”, la nuova macroarea ne conta oltre 150, riferendosi ad aree ad alta densità di soggetti bancati, calcolabili in circa la metà del totale di tutti i soggetti operanti in Italia. Da ciò la fondatezza di stime che fanno ascendere a 2.400 (rispetto ai 1.178 del progetto pilota) gli enti da censire, con un conseguente significativo incremento delle schede da redigere.

E’ stato completato il reperimento delle risorse finanziarie che renderanno possibile la realizzazione della seconda fase dell’operazione, registrando con soddisfazione la sensibilità dei 18 soggetti bancari che sono stati interpellati in considerazione della loro specifica attenzione alle quattro Regioni oggetto del nuovo intervento.

In particolare, hanno voluto assicurare il loro contributo 12 banche (Banca Finint, Banca Mediolanum, Banca Popolare di Sondrio, Banca Santa Giulia, Banca Sella, Banco BPM, Banco Desio, BFF Bank, BPER Banca, Cassa di Risparmio di Bolzano, Intesa Sanpaolo e UniCredit) e le 6 Federazioni territoriali delle Banche di credito cooperativo (Associazione BCC Friuli-Venezia Giulia, Federazione Lombarda BCC, Federazione Raiffeisen Alto dige, Federazione Nord Est Credito Cooperativo, Federazione Trentina Cooperazione e Federazione Veneta BCC).

Il 1° febbraio 2024 è stata dunque avviata la seconda fase della ricerca, che avrà una durata stimata in 20 mesi.

5. Stante conforme parere positivo espresso dall’Associazione Bancaria Italiana nel quadro della concessione del patrocinio al Repertorio, sono in corso i lavori per la realizzazione nel sito www.bancheitaliane.org di una seconda sezione nella quale inserire una ricerca realizzata dall’Istituto Luigi Einaudi nell’ambito dell’attività da esso svolta di sistemazione e di valorizzazione dell’archivio storico dell’ABI, cioè la raccolta completa delle 8.640 circolari emesse dall’Associazione, nelle sue varie forme e connotazioni, nella prima fase della sua attività (1919-1945). Tutte le circolari sono scannerizzate e schedate nel rispetto di un sistema di indicizzazione che ne permette un facile reperimento.

Si verrà in tal modo a creare un duplice polo di attrazione (Repertorio delle banche e Circolari dell’ABI) per studiosi e ricercatori, che saranno messi in condizione di consultare due grandi giacimenti informativi, entrambi riconducibili alle banche italiane e alla loro associazione, sviluppando una sinergia tra i due database, che potranno diventare l’uno stimolo alla consultazione dell’altro da parte dei fruitori del sito.